Come rimuovere in sicurezza un’unità USB quando Windows 10 si rifiuta di farlo – una possible soluzione
Spesso mi capita di non riuscire a rimuovere correttamente un’unità disco esterna collegata via USB, se provo nel modo standard (tasto destro sopra all’icona apposita nella barra delle applicazioni, vedi Figura 1). Infatti, molto spesso l’operazione non viene conclusa perché impedita da un qualche processo (Fig. 2).
In realtà, staccare comunque l’unità non dovrebbe essere un problema, salvo casi particolari (per esempio si stanno ancora scrivendo sull’unità dati che potrebbero poi risultare persi o corrotti). Ciò nonostante, nel caso si tratti di un disco rigido esterno che continua a girare, onestamente mi darebbe fastidio staccarlo brutalmente.
Il punto è quindi trovare qual è il processo che sta bloccando la rimozione. Ebbene, nel mio caso è molto spesso (direi quasi sempre) il processo MsMpEng.exe, legato a Windows Defender (come si può leggere in varie discussioni nei siti Microsoft). L’ho scoperto con molta difficoltà e numerose ricerche, e si può verificare in modo relativamente semplice usando un task manager, per esempio Process Explorer della SysInternals. Cliccando sul processo MsMpEng.exe (Fig. 3) e scorrendo il pannello inferiore degli handles, si vedono tutte le unità disco “impegnate” dal processo (Fig. 4).
In realtà, nell’esplora risorse siamo abituati a individuare l’unità tramite la sua lettera, e non è banale ricavare l’associazione tra tale lettera e il numero dell’HardDisk Volume visualizzato, ossia capire se il disco che vogliamo rimuovere sia o meno in quella lista che vediamo. La cosa più semplice è ricorrere a una utility esterna, per esempio Drive Letter View della NirSoft. Con questo programmino gratuito, che non richiede installazione, possiamo vedere che all’unità esterna contrassegnata dalla lettera H (Fig. 5), ossia il disco da rimuovere, corrisponde – scorrendo la barra orizzontale – l’HardDisk Volume 14 (Fig. 6), confermando quindi che il processo MsMpEng.exe sta tenendo impegnato il disco da rimuovere.
A questo punto, ricordo che non sono un informatico né un esperto nel campo, quindi riporto solo una procedura che per me finora ha sempre funzionato in sicurezza, ma che sconsiglio di ripetere se non si ha una certa dimestichezza con gli strumenti proposti. Provate solo se sapete quello che state facendo e siete consapevoli degli eventuali rischi connessi.
La possibile soluzione consiste nel selezionare in Process Explorer (o altro task manager) l’unità disco correttamente individuata in precedenza (Fig. 7), cliccare col tasto destro del mouse e chiudere l‘handle corrispondente (Fig. 8), confermando l’operazione se siete consapevoli di quello che state facendo (Fig. 9), altrimenti lasciate stare. Dopo qualche secondo di attesa, si può provare a rimuovere il disco come in Figura 1. Se non riesce al primo colpo, aspettare ancora qualche secondo e riprovare.
Prima pubblicazione: 4 aprile 2021 | Ultimo aggiornamento: 4 aprile 2021